Mutuo consolidamento debiti per cattivi pagatori e segnalati Crif

Come ottenere un mutuo per consolidamento debiti da cattivi pagatori?

Non sempre un finanziamento può andare a buon fine. L’istituto di credito esegue tutte le necessarie analisi e valutazioni prima di decidere per la sua erogazione. Il debitore, che riceve un piccolo prestito o un mutuo per l’acquisto di un immobile, ha tutti gli interessi ad onorare il debito e a tener fede al piano di ammortamento concordato. Se le condizioni economiche glielo permettono, talvolta può anche decidere di estinguere il finanziamento anzitempo. Può tuttavia accadere che, nonostante perizia e correttezza da parte di entrambe le parti, un peggioramento nelle condizioni economiche del debitore o del mercato nel suo complesso, rendano difficile, se non impossibile, versare puntualmente le rate dovuto o estinguere il debito.

In questi casi, è importante che la situazione di insolvenza rimanga contenuta al solo contratto in essere e non si estenda anche ad altri possibili creditori. Per tutelare il sistema finanziario nel suo complesso sono istituiti degli appositi registri pubblici che tengono traccia dell’evoluzione dei finanziamenti. Questo comporta che, in caso di debiti in sofferenza, per il cattivo pagatore sarà più difficile ottenere ulteriore credito.

Una soluzione per i soggetti sovra indebitati è quella di richiedere un mutuo per il consolidamento dei debiti. Questa soluzione è disponibile anche per i cattivi pagatori, a patto di possedere determinati requisiti. Di seguito illustriamo quali registri dei cattivi pagatori esistono, quali distinzioni ci sono tra un cattivo pagatore e un pagatore in sofferenza e come fare per richiedere un mutuo di consolidamento dei debiti.

Mutuo consolidamento debiti cattivi pagatori, si può?

Un aiuto ai debitori che faticano a far fronte ai finanziamenti ottenuti è stabilito dal Decreto-legge 212/2011. Il decreto ha introdotto la possibilità di richiedere un prestito o un mutuo per il consolidamento dei debiti per cattivi pagatori. L’intento è quello di permettere ai soggetti sovra indebitati di riorganizzare i propri impegni pecuniari, la logica di fondo è quella di rimodulare le scadenze, allungandone la durata per diminuire la rata mensile. Va notato che questa opzione è possibile anche a chi non è ancora stato registrato come ‘cattivo pagatore’. Vi sono tutti i vantaggi ad agire per tempo, prima che la situazione peggiori e avvenga l’iscrizione nel registro Crif.

Consolidamento debiti per cattivi pagatori: come funziona

Le informazioni su debiti e debitori sono raccolte da diversi soggetti in apposite banche dati. In particolare, si possono distinguere la Centrale Rischi, gestita dalla Banca d’Italia, dai Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) privati, come quelli gestiti dalla Centrale Rischi Finanziari (Crif), società privata con sede a Bologna, o dalla Cerved, di Milano.

Questi due tipi di banche dati hanno funzionamenti differenti, che è utile conoscere per comprendere le procedure in caso di debiti non onorati nei tempi dovuti. Un’altra importante distinzione da fare è quella tra i cattivi pagatori e i pagatore in sofferenza. Cattivo pagatore è chi ha tardato a pagare una o più rate di un finanziamento o non le ha pagate del tutto. Invece, è un pagatore in sofferenza chi si trovi in uno stato di insolvenza grave per la quale suoi beni, se liquidati, non sarebbero sufficienti a ripagare la massa dei debiti contratta.

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La Centrale Rischi della Banca d’Italia

La Centrale Rischi della Banca d’Italia registra i finanziamenti e le garanzie di importo superiore ai 30 mila euro: mutui, prestiti personali, aperture di credito e fidejussioni. Banche e società finanziarie comunicano mensilmente l’erogazione di finanziamenti superiori a questa cifra minima e la Centrale Rischi informa questi soggetti sul debito totale di ciascun cliente segnalato: questo permette di conoscere se qualche debitore si trovi in situazioni di sovraindebitamento. In questo modo la Centrale Rischi della Banca d’Italia fornisce le informazioni utili agli intermediari per valutare il merito di credito dei clienti e gestire il rischio di credito. I dati possono essere conosciuti dagli intermediari, dalla Banca d’Italia e dalle altre autorità di controllo. Anche gli stessi soggetti segnalati possono conoscere la propria posizione nella Centrale Rischi, inviando richiesta via posta, pec o fax, o direttamente sul sito della Banca d’Italia, accedendo con il sistema Spid.

Oltre che per i finanziamenti di importo maggiore, la Centrale Rischi registra anche le sofferenze bancarie superiori ai 250 euro, che indicano i soggetti che non sono più in grado di ripagare il debito contratto. Questa è la condizione peggiore per un debitore e anche per l’istituto che ha erogato il credito, che si trova in uno stato di insolvenza, con beni insufficienti a ripagare il debito. una volta registrati come cattivi pagatori, questi soggetti non saranno più in grado di ricevere credito presso alcun istituto bancario e si vedranno revocare tutte le linee di credito.

Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif

Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif, ha un funzionamento leggermente diverso da quello della Centrale Rischi della Banca d’Italia. In questo database confluiscono tutte le segnalazioni relative a un finanziamento, indipendentemente dall’importo e dalla regolarità o meno dei pagamenti effettuati.

Le trascrizioni su Eurisc sono effettuate tanto al momento dell’istruttoria, qualora l’intermediario creditizio desideri consultare i dati relativi al richiedente, quanto al momento dell’erogazione del finanziamento, per aggiornare la posizione del debitore. La registrazione viene poi aggiornata mensilmente, con un ritardo di due mesi rispetto alla rata pagata.

Per ogni finanziamento sono inseriti i pagamenti attesi, quelli effettuati e quelli in ritardo o mancati. Ad ogni debitore è attribuito quindi un punteggio in base alla puntualità dei pagamenti corrisposti. L’obiettivo è dare un giudizio sull’affidabilità e sulla correttezza di questi soggetti col risultato che, quanti più finanziamenti avrà richiesto, quanto più lunga e approfondita sarà la sua storia finanziaria. Versamenti parziali, effettuati in ritardo o non effettuati del tutto corrispondono a punteggi negativi, che peggiorano la valutazione totale. Il voto finale ricevuto è in grado di determinare l’accesso al credito futuro del debitore perché ogni istituto di credito ha accesso al Registro dei Cattivi Pagatori di Crif.

Data l’importanza di questo registro, Crif permette ad ogni interessato di conoscere il proprio punteggio. La richiesta è effettuabile inviando un apposito modulo compilato che si può trovare in questa pagina. Persone fisiche e imprese possono conoscere in questo modo la propria valutazione, per meglio comprendere le proprie opzioni di indebitamento. Ogni informazione è registrata: dalle richieste di finanziamento accettate o rifiutate, ai tipi di finanziamento ottenuti, alla puntualità dei pagamenti. Solo questi ultimi hanno un impatto negativo sul punteggio finale.

È bene specificare due aspetti del funzionamento del Registro dei Cattivi Pagatori: in primo luogo, che la registrazione di eventuali rate non pagate non è immediata; in secondo luogo, che il giudizio negativo non è definitivo e immutabile. Più in dettaglio, la registrazione di un pagamento ritardato o saltato avviene solo due mesi dopo la scadenza. Questa dilazione ha il duplice scopo di evitare trascrizioni erronee, magari causate da un ritardo incolpevole del debitore, come un malfunzionamento della rete o qualche altro contrattempo tecnico, e di permettere allo stesso di rimediare al ritardo prima della comunicazione alla Crif. Comprovato il ritardo, al debitore viene inviata una comunicazione che lo esorta a regolarizzare la propria posizione entro 15 giorni, prima che la trascrizione avvenga. Questo ha uno scopo di avvisare il debitore, che potrebbe aver saltato il pagamento per dimenticanza o disorganizzazione, e di persuaderlo a tener fede all’impegno, per evitare un danno maggiore. In caso di ulteriori rate non pagate, queste saranno registrate con aggiornamenti mensili e le segnalazioni avverranno senza altre dilazioni.

La segnalazione alla Crif come cattivo pagatore non è definitiva. La cancellazione dal Registro Cattivi Pagatori avviene solo dopo che Crif si è consultata con l’istituto di credito che ha erogato il prestito: solo nel caso in cui questa confermi che i debiti sono stati estinti, il debitore verrà cancellato dal Registro.

Mutuo consolidamento debiti cattivi pagatori: come richiederlo?

Per poter richiedere un mutuo di consolidamento dei debiti è necessario dimostrare di avere una fonte di reddito che garantisca di poter onorare i pagamenti così ristrutturati: sia questa uno stipendio da dipendente privato, da lavoratore statale, oppure avere una pensione contributiva o aver maturato un Tfr superiore al debito da ristrutturare. Frequentemente, la ristrutturazione passa attraverso la cessione del quinto dello stipendio, della pensione o del TFR.

In alternativa è possibile presentare una fideiussione da parte di un soggetto terzo, tipicamente un familiare, che garantisca con una delle condizioni sopra indicate. Questo può essere il caso dei disoccupati o di chi non benefici di una fonte di reddito costante e affidabile.

Un’altra ipotesi per accedere al mutuo di consolidamento dei debiti è quella di impegnare eventuali beni reali come garanzia: il caso tipico è quello dell’ipoteca registrata su un immobile di proprietà, come per i normali mutui. Il mutuo di consolidamento del debito così ottenuto può avere una durata massima di venti anni.

Consolidamento debiti segnalati Crif e cancellazione

Illustrato come funzionano le diverse banche dati che tengono traccia dell’esito dei finanziamenti, rimane da capire quali possibilità possano avere i soggetti che siano stati registrati come cattivi pagatori e che desiderano ottenere il consolidamento debiti per segnalati Crif.

Come detto, questi sono i debitori la cui situazione può ancora essere regolata se per essere registrati come cattivi pagatori sono sufficienti due rate pagate in ritardo o saltate del tutto.

Innanzitutto, bisogna sapere che, nel caso della Eurisc di Crif, è possibile ottenere la cancellazione dal Registro dei Cattivi Pagatori. Più in dettaglio, questi sono i tempi:

  • Cancellazione dopo 12 mesi, in caso di una o due rate pagate in ritardo
  • Cancellazione topo 24 mesi, in caso di tre o più rate pagate in ritardo
  • Cancellazione tra 36 e 60 mesi dalla scadenza del contratto, in caso di rate non pagate del tutto

Va specificato che, in caso di mancato rimborso costituisce un illecito civile, salvo nel caso in cui l’insolvenza sia fraudolenta, e la pratica viene passata alle agenzie di recupero credito.


Una o più rate di un finanziamento non pagate comportano l’iscrizione del debitore nel registro dei cattivi pagatori. Il principale di questi registri è gestito da Crif, società privata che offre servizi di informazione agli istituti di credito. Oltre a questo, c’è la Centrale Rischi della Banca d’Italia. Le due banche dati hanno funzionamenti leggermente diversi.

Un soggetto in difficoltà finanziaria può essere registrato come cattivo pagatore, qualora non sia riuscito a pagare una o più rate in tempo o del tutto. Se invece la posizione debitoria è più complessa, questi sarà registrato come pagatore in sofferenza.

Per i cattivi pagatori è possibile agire per riorganizzare gli impegni finanziari, in accordo con il Decreto-legge 212/2011. Questo permette a chi disponga di un reddito comprovato o di un TFR di entità maggiore del debito residuo di tentare la via della cessione del quinto. Due alternative possibili sono quella di presentare all’istituto di credito delle ulteriori garanzie fideiussorie, tipicamente da parte di un parente, che garantisca col proprio patrimonio.

Infine, il mutuo di consolidamento dei debiti può essere richiesto qualora vi siano beni reali da impiegare come garanzia: il caso tipico è quello di un’ipoteca registrata su un immobile di proprietà.

La logica di un mutuo di consolidamento dei debiti è quella di allungare le scadenze dei debiti esistenti al fine di abbassare la rata mensile quel tanto che basta per renderla di nuovo sostenibile.

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Mutuo consolidamento debiti per cattivi pagatori e segnalati Crif