Modello 730/2023: cos’è e come si fa
Mutuo, bonus casa e spese detraibili: guida alla compilazione per la dichiarazione dei redditi
È arrivato il nuovo 730. L’Agenzia delle entrate ha difatti pubblicato la bozza dell’ultimo modello del 730. In questo articolo proponiamo istruzioni e scadenze del modello 730 del 2023, e come funziona il 730 precompilato. Ecco tutte le novità da conoscere.
Cos’è il 730 e cosa cambia
Il modello 730 è il modulo con cui si fa la dichiarazione dei redditi, perlopiù usato da lavoratori dipendenti e pensionati. Tale modulo viene fornito dall’Agenzia delle entrate affinché venga compilato dal cittadino e consegnato entro una certa scadenza. Il suo scopo è quello di comunicare al fisco la situazione reddituale del cittadino riferita all’anno precedente, sia per versare le tasse sia per recuperare qualcosa sulle imposte già pagate. In generale, Il 730 fa sì che i contribuenti abbiano meno brighe, semplificando i calcoli mediante rimborso o trattenute dell’imposta direttamente nella busta paga o nella rata di pensione.
Tra le novità del 730 c’è la rimodulazione degli scaglione del reddito e una nuova definizione delle detrazioni per i lavoratori dipendenti/pensionati. Ma non si tratta dell’unica novità. A cambiare, infatti, è anche la modalità di detrazione per quanto riguarda l’Assegno unico universale e dunque anche anche il prospetto della dichiarazione dei ‘Familiari a carico’. Infine, nel nuovo modello 730 sono stati inseriti nuovi codici per le proroghe dei pagamenti e nuovi prospetti per la gestione dei Piani individuali di risparmio PIR. Inseriti nell’ultima bozza anche i bonus riconosciuto per le installazioni di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili.
Il nuovo modello 730, dacché riconfermati con la Legge di Bilancio, prende in carico anche le misure riguardanti le agevolazioni per la casa concessi, come superbonus, sismabonus, econobonus e interventi edilizi. Infine, sempre nella bozza del modello sono state pensate agevolazioni sulle spese sostenute per attività fisica adattata per persone con patologie o disabilità e il credito d’imposta per donazioni alle ITS Academy, ossia relative a scuole di alta specializzazione tecnologica post diploma.
Modello 730: tutte le novità
- Modifica scaglioni di reddito e delle aliquote: sono state ridotte le aliquote IRPEF da applicare ai redditi da 15.000 euro a 50.000 euro ed è stato ampliato lo scaglione di reddito a cui si applica l’aliquota più alta del 43%.
- Rimodulazione delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente: è stato innalzato a 15.000 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi da lavoro dipendente pari a 1.880 euro. La detrazione spettante è aumentata di 65 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro.
- Rimodulazione delle detrazioni per redditi di pensione: è stato innalzato a 8.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 e 29.000 euro.
- Rimodulazione delle detrazioni per redditi assimilati e altri redditi: è stato innalzato a 5.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima della detrazione per redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e altri redditi pari a 1.265 euro. La detrazione spettante è aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 11.001 e 17.000 euro.
- Modifica alla disciplina del trattamento integrativo: il trattamento integrativo è riconosciuto anche ai titolari di reddito complessivo compreso tra 15.001 euro e 28.000 euro a condizione che l’ammontare di alcune detrazioni sia di ammontare superiore all’imposta lorda.
- Eliminazione delle barriere architettoniche: dal 1° gennaio 2022, per le spese sostenute per interventi direttamente finalizzati al supe- ramento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti spetta una detrazione dall’imposta lorda del 75% del limite di spesa calcolato in funzione del tipo di edificio.
- Detrazione per canoni di locazione ai giovani: ai giovani fino a 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro, è riconosciuta una detrazione pari al 20 per cento del canone di locazione. L’importo della detrazione non può eccedere i 2.000 euro;
- Credito d’imposta social bonus: per le erogazioni liberali agli enti del terzo settore è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65 per cento dell’importo delle erogazioni stesse da utilizzare in tre quote annuali di pari importo. L’importo del credito d’imposta non può comunque essere superiore al 15 per cento del reddito complessivo.
- Credito d’imposta per attività fisica adattata: è riconosciuto un credito d’imposta per le spese sostenute per l’attività fisica adattata a coloro che ne fanno richiesta dal 15 febbraio 2023 al 15 marzo 2023 tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.
- Credito d’imposta per accumulo energia da fonti rinnovabili: è riconosciuto un credito d’imposta per le spese documentate relative all’installazione di sistemi di accumulo integrati in impianti di produzione elettrica alimentati da fonti rinnovabili, anche se già esistenti e beneficiari degli incentivi per lo scambio sul posto. Il credito è riconosciuto a coloro che ne fanno richiesta dal 1° marzo 2023 al 30 marzo 2023 tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate.
- Credito d’imposta per le erogazioni liberali a favore delle fondazioni ITS Academy: per le erogazioni liberali in denaro alle ITS Academy è riconosciuto un credito d’imposta pari al 30 per cento dell’importo delle erogazioni stesse. L’importo del credito d’imposta è elevato al 60 per cento se le erogazioni sono effettuate a favore delle fondazioni ITS Academy operanti nelle province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale. Il credito d’imposta è utilizzabile in tre quote annuali.
- Credito d’imposta per bonifica ambientale: se in possesso dell’attestazione rilasciata dal portale gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (ex Ministero della Transizione ecologica), è possibile fruire del credito d’imposta spettante per le erogazioni liberali finalizzate alla bonifica ambientale di edifici e terreni pubblici.
- Destinazione dell’otto per mille: da quest’anno è possibile destinare una quota pari all’otto per mille dell’Irpef all’Associazione “Chiesa d’Inghilterra”;
- Dematerializzazione delle schede per la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’IRPEF: da quest’anno i so- stituti d’imposta che prestano assistenza fiscale possono trasmettere direttamente in via telematica le schede relative alle scelte anche senza avvalersi di un intermediario.
Modello 730 precompilato: come funziona
Il 730 precompilato è molto semplicemente la dichiarazione dei redditi sul sito web dell’Agenzia delle entrate. In questo modulo, sono già presenti molti dei dati riguardanti il cittadino e raccolti dalla stessa Agenzia, dalle spese per casa, animali domestici, psicologo, ecc; e così anche dati relativi a conti bancari, che potrebbero essere sottoposti a detrazione.
Chiaramente, la differenza tra 730 normale e quello precompilato sta nella semplicità di quest’ultima modalità: si può fare comodamente a casa, dal proprio computer. Tuttavia, bisogna essere molto attenti perché non c’è un’assistenza specifica. Per chi lo compila autonomamente, pertanto, è necessario fare parecchia attenzione ai dati sul sostituto d’imposta, e compilare le tabelle dedicate all’8, al 5 e 2 per mille. Infine, rileggere con molta scrupolosità.
Si può preparare il 730 precompilato accendendo all’area personale sul sito dell’Agenzia e poi al servizio specifico; il tutto tramite SPID, CIE o CNS. La compilazione online del 730 è gratuita. Ad ogni modo, qualora il cittadino si accorgesse di aver commesso un errore nella compilazione del 730, può avviare la procedura di annullamento e ricominciare da capo.
Modello 730: scadenza
Il modello 730 precompilato dovrebbe essere messo a disposizione il prossimo 30 aprile, rispetto agli anni passati con qualche settimana di anticipo, dunque. Per quanto riguarda la consegna, invece, il modulo dovrà essere inviato entro il 30 settembre 2023 con tutte le informazioni relative ai redditi percepiti e alle agevolazioni alle quali si ha diritto; ad ogni modo, poiché cadrà di sabato, il termine slitterà il 2 ottobre.
Chi deve fare il 730?
Il modello deve essere presentato da lavoratori dipendenti e pensionati, ma anche dalle persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente, ad esempio integrazioni salariali o indennità di mobilità, e lavoratori con contratto a tempo determinato inferiore ad un anno, il personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato e i produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (Modello 770), Irap e Iva; e ancora i soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, cooperative agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca. Si aggiungono poi: sacerdoti, giudici, parlamentari e altri titolari di cariche pubbliche elettive come ad esempio consiglieri regionali, provinciali o comunali, e le persone impegnate in lavori socialmente utili.
Come e a chi consegnare il 730
È possibile presentare il 730 in autonomia, se precompilato, rivolgendosi a un centro di assistenza fiscale CAF, a un professionista abilitato o al sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente pensionistico, se quest’ultimo ha comunicato entro il 15 gennaio di prestare assistenza fiscale).
Detrazione mutuo prima casa dal modello 730
Chi stipula un mutuo per l’acquisto della prima casa può beneficiare in sede di dichiarazione dei redditi ad una detrazione dall’Irpef al 19% su un massimo di 4000 euro degli interessi passivi, compresi gli oneri accessori, pagati alla banca. Per usufruire della detrazione il contribuente deve compilare nel modello 730 il rigo apposito (quadro E, da rigo E7 a rigo E12) indicando le somme pagate per gli interessi passivi del mutuo, le spese e gli oneri accessori e le quote di rivalutazione dell’anno precedente dipendenti da clausole di indicizzazione.
Quando non si possono detrarre gli interessi del mutuo
Non si possono detrarre interessi derivanti da: mutui stipulati nel 1991 o nel 1992 per motivi diversi dall’acquisto della propria abitazione, ad esempio per la ristrutturazione; mutui stipulati a partire dal 1993 per motivi diversi dall’acquisto dell’abitazione principale, ad esempio per l’acquisto di una residenza secondaria. Non danno diritto alla detrazione gli interessi pagati a seguito di aperture di credito bancarie, di cessione di stipendio e da finanziamenti diversi dal contratto di mutuo, anche se con garanzia ipotecaria su immobili. Diversamente, possono invece detrarre gli interessi passivi i mutui stipulati nel 1997 per ristrutturare gli immobili e i mutui ipotecari stipulati a partire dal 1998 per la costruzione e la ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale.
Leggi anche: Detrazioni interessi mutuo seconda casa: si può?
Quanto costa fare il 730 dal commercialista?
Non c’è un prezzo preciso, perché la tariffa varia da professionista a professionista. Ad ogni modo, si stima una media di 120-150 euro.
Quanto costa fare il 730 al CAF?
Generalmente, il costo del servizio presso il CAF varia tra i 50 e i 70 euro, escluse le quote associative.
Come modificare il 730
Modello 730 rettificativo
Come spiega l’Agenzia delle Entrate, qualora il contribuente riscontra errori commessi dal soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale deve comunicarglielo il prima possibile, per permettergli l’elaborazione di un mod. 730 “rettificativo”.
Modello 730 integrativo
Se, invece, il contribuente si accorge di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione, le modalità di integrazione della dichiarazione originaria sono diverse a seconda che le modifiche comportino o meno una situazione a lui più favorevole.
A. Integrazione della dichiarazione che comporta un maggiore credito, un minor debito o un’imposta invariata
Se il contribuente si accorge di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l’integrazione e/o la rettifica comportano un maggiore credito o un minor debito (ad esempio, per oneri non indicati nel mod. 730 originario) o un’imposta pari a quella determinata con il mod. 730 originario (ad esempio per correggere dati che non modificano la liquidazione delle imposte), a sua scelta può:
- presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 completo di tutte le sue parti, indicando il codice 1 nella relativa casella “730 integrativo” presente nel frontespizio. Il mod. 730 integrativo deve essere comunque presentato a un Caf o a un professionista abilitato anche in caso di assistenza precedentemente prestata dal sostituto. Il contribuente che presenta il mod. 730 integrativo deve esibire la documentazione necessaria al Caf o al professionista abilitato per il controllo della conformità dell’integrazione che viene effettuata. Se l’assistenza sul mod. 730 originario era stata prestata dal sostituto d’imposta occorre esibire al Caf o al professionista abilitato tutta la documentazione;
- presentare un modello REDDITI Persone fisiche 2023, utilizzando l’eventuale differenza a credito e richiedendone il rimborso. Il mo- dello REDDITI Persone fisiche 2023 può essere presentato: entro il 30 novembre (correttiva nei termini); oppure entro il termine previsto per la presentazione del modello REDDITI Persone fisiche 2024 relativo all’anno successivo (dichiarazione integrativa);oppure entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. In questo caso l’importo a credito, potrà essere utilizzato in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo n. 241 del 1997, per eseguire il versamento di debiti maturati a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione integrativa. Nella dichiarazione relativa al periodo d’imposta in cui è presentata la dichiarazione integrativa è indicato il credito derivante dal minor debito o dal maggiore credito risultante dalla dichiarazione integrativa.
B. Integrazione della dichiarazione in relazione esclusivamente ai dati del sostituto d’imposta
Se il contribuente si accorge di non aver fornito tutti i dati per consentire di identificare il sostituto che effettuerà il conguaglio o di averli forniti in modo inesatto può presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 per integrare e/o correggere tali dati. In questo caso dovrà indicare il codice 2 nella relativa casella “730 integrativo” presente nel frontespizio. Il nuovo modello 730 deve contenere, pertanto, le stesse informazioni del modello 730 originario, ad eccezione di quelle nuove indicate nel riquadro “Dati del sostituto d’imposta che ef- fettuerà il conguaglio”.
C. Integrazione della dichiarazione in relazione sia ai dati del sostituto d’imposta sia ad altri dati della dichiarazione da cui scaturiscono un maggior importo a credito, un minor debito oppure un’imposta invariata
Se il contribuente si accorge sia di non aver fornito tutti i dati che consentono di identificare il sostituto che effettuerà il conguaglio (o di averli forniti in modo inesatto) sia di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l’integrazione e/o la rettifica comportano un maggior importo a credito, un minor debito oppure un’imposta pari a quella determinata con il modello 730 originario, il contribuente può presentare entro il 25 ottobre un nuovo modello 730 per integrare e/o correggere questi dati, indicando il codice 3 nella relativa casella “730 integrativo” presente nel frontespizio.
D. Integrazione della dichiarazione che comporta un minor credito o un maggior debito
Se il contribuente si accorge di non aver fornito tutti gli elementi da indicare nella dichiarazione e l’integrazione o la rettifica comporta un minor credito o un maggior debito deve utilizzare il modello REDDITI Persone fisiche 2023.
Il modello REDDITI Persone fisiche 2023 può essere presentato: entro il 30 novembre (correttiva nei termini). In questo caso, se dall’integrazione emerge un importo a debito, il contribuente dovrà procedere al contestuale pagamento del tributo dovuto, degli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e della sanzione in misura ridotta;
entro il termine previsto per la presentazione del modello REDDITI relativo all’anno successivo (dichiarazione integrativa). In questo caso se dall’integrazione emerge un importo a debito, il contribuente dovrà pagare contemporaneamente il tributo dovuto, gli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e le sanzioni in misura ridotta previste in materia di ravvedimento operoso; entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. In questo caso se dall’integrazione emerge un importo a debito, il contribuente dovrà pagare contemporaneamente il tributo dovuto, gli interessi calcolati al tasso legale con maturazione giornaliera e le sanzioni in misura ridotta previste in materia di ravvedimento operoso.
La presentazione di una dichiarazione integrativa non sospende le procedure avviate con la consegna del modello 730 e, quindi, non fa venir meno l’obbligo da parte del datore di lavoro o dell’ente pensionistico di effettuare i rimborsi o trattenere le somme dovute in base al modello 730.
Siamo obbligati a fare il 730?
Non tutti i lavoratori sono obbligati a farlo. Possono utilizzare il modello 730 pre-compilato o ordinario, i contribuenti che sono:
- pensionati o lavoratori dipendenti (compresi i lavoratori italiani che operano all’estero per i quali il reddito è determinato sulla base della retribuzione convenzionale definita annualmente con apposito decreto ministeriale);
- persone che percepiscono indennità sostitutive di reddito di lavoro dipendente (es. integrazioni salariali, indennità di mobilità);
- soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca; sacerdoti della Chiesa cattolica;
- giudici costituzionali, parlamentari nazionali e altri titolari di cariche pubbliche elettive (consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc.);
- persone impegnate in lavori socialmente utili;
- lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno. Questi contribuenti possono presentare il 730
precompilato direttamente all’Agenzia delle entrate oppure possono rivolgersi:
– al sostituto d’imposta, se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di presentazione della dichiarazione al terzo mese successivo;
– a un Caf o a un professionista abilitato, se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di presentazione della dichiarazione al terzo mese successivo e si conoscono i dati del sostituto d’imposta che dovrà effettuare il conguaglio; - personale della scuola con contratto di lavoro a tempo determinato. Questi contribuenti possono presentare il 730 precompilato diretta- mente all’Agenzia delle entrate oppure possono rivolgersi al sostituto d’imposta o a un Caf-dipendenti o a un professionista abilitato, se il contratto dura almeno dal mese di settembre dell’anno 2022 al mese di giugno dell’anno 2023;
- produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (Mod. 770), Irap e Iva.
Dove scaricare il modello 730
È possibile scaricare il modello 730 dal sito dell’Agenzia delle Entrate, che potete raggiungere da qui.
Come recuperare modello 730 anni precedenti
Lo si può fare attraverso il “cassetto fiscale” messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il servizio è rivolto a tutti gli utenti per consultare le proprie informazioni fiscali relative a:
- dati anagrafici;
- dati delle dichiarazioni fiscali;
- dati di condono e concordati;
- dati dei rimborsi;
- dati dei versamenti effettuati tramite Modello F24 e F23;
- dati patrimoniali (atti del registro).
Modello 730 o Unico?
Il modello 730 viene utilizzato per la dichiarazione dei redditi da parte dei lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi che hanno optato per questa modalità di dichiarazione. Mentre il modello Unico viene utilizzato da liberi professionisti e partite Iva. Oggi, tuttavia, il modello ex Unico prende il nome di Modello Redditi Persone fisiche.
Chi deve fare il Modello Redditi Persone fisiche?
Devono presentare il modello Redditi Persone fisiche 2023 – e non possono utilizzare il modello 730 precompilato o ordinario – tali contribuenti:
1)quelli che nel nel 2022 hanno percepito:
- redditi derivanti da produzione di “agroenergie” che non si considerano produttive di reddito agrario;
- redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione;
- redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA;
- redditi di lavoro autonomo a cui, ai fini delle imposte sui redditi, si applica l’art. 50 del Tuir (soci delle cooperative artigiane); – redditi “diversi” non compresi tra quelli indicati nel quadro D, righi D4 e D5;
- plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate e non qualificate e derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in imprese o enti residenti o localizzati in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati;
- redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario;
2)nel 2022 e/o nel 2023 non sono residenti in Italia:
- devono presentare anche una delle seguenti dichiarazioni: IVA, IRAP, Mod. 770 (sostituti d’imposta);
- utilizzano crediti d’imposta per redditi prodotti all’estero diversi da quelli di cui al rigo G4;
3)nel 2022 hanno percepito redditi da pensione erogati da soggetti esteri, e che trasferiscono in Italia la propria residenza in uno dei comuni appartenenti al territorio del Mezzogiorno, con popolazione non superiore ai 20.000 abitanti, situati nelle regioni Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia;
4)devono compilare il prospetto degli aiuti di Stato;
5)coloro che destinano a locazione più di 4 appartamenti.
Documenti per la dichiarazione dei redditi
DOCUMENTI CONTRIBUENTE
- Tessera Cisl (per poter usufruire delle tariffe ridotte è necessario esibirla in fase di erogazione del servizio)
- Fotocopia codice fiscale del contribuente, del coniuge e dei familiari a carico, anche per i familiari di extracomunitari
- Dichiarazione dei redditi dell’anno precedente (730 o Redditi), compresa la Certificazione Unica, eventuali deleghe di versamento
- Modello F24
- Dati del datore di lavoro che effettuerà il conguaglio
- Fotocopia documento del dichiarante/richiedente
REDDITI DI LAVORO
- Certificazione Unica
- Certificato delle pensioni estere
- Assegni periodici percepiti dal coniuge, in base a sentenza di separazione o divorzio
- Attestazione del datore di lavoro, delle somme corrisposte a COLF o BADANTI
ALTRI REDDITI
- Corrispettivi per lottizzazione terreni o cessione di immobili avvenuti negli ultimi 5 anni
- Redditi diversi percepiti dagli eredi
TERRENI E FABBRICATI
- Visura catastale
- Atti o contratti di compravendita, donazione, divisione, successione
- Contratti di locazione Legge 431/98
- Canone da immobili affittati
- Copia F24 di versamento IMU pagati nel 2021 (con il relativo calcolo, se disponibile)
Come ricordano i CAF, per chi opta per la cedolare Secca: ricevuta della raccomandata inviata all’inquilino, copia del contratto, eventuale F24, modello SIRIA, Modello 69.
Elenco spese deducibili dal 730
Tutte le spese devono essere tacciabili, pertanto sono necessarie ricevute bancomat o carte di credito, estratto conto, copia del bollettino postale o MAV, e anche dei pagamenti PagoPA. In alternativa fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale annotata dal percettore delle somme che effettua la prestazione. Fanno eccezione le spese per l’acquisto di medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale. Ecco l’elenco fornito dai CAF delle spese deducibili dal 730.
CASA
- Contratto di affitto
- Quietanza di versamento degli interessi per mutui casa, atto di acquisto, atto di mutuo
- Fatture pagate al notaio per l’atto di acquisto e la stipula del mutuo
- Fattura pagata ad agenzie immobiliari per l’acquisto della prima casa
- Tutta la documentazione per la detrazione per il bonus facciate e le ristrutturazioni edilizie: fatture, bonifici, concessioni, autorizzazioni, comunicazioni inizio lavori
- Tutta la documentazione per spese di risparmio energetico, fatture, bonifici e la ricevuta dell’invio della comunicazione all’ENEA
- Tutta la documentazione relativa al Superbonus
- Bonus mobili per arredo immobili ristrutturati, relative all’anno precedente: documentazione che attesti l’avvio delle opere di ristrutturazione, fatture relative all’arredo con l’indicazione della natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti; ricevute dei bonifici bancari o postali relativi al pagamento delle fatture, ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito, documentazione di addebito sul conto corrente
- Acquisto abitazione principale in leasing: contratto di leasing, Certificazione rilasciata dalla società di leasing attestante ammontare dei canoni pagati, Autocertificazione nella quale si dichiara di aver adibito l’immobile ad abitazione principale entro un anno dalla consegna
Approfondisci: Elenco di tutti bonus casa che puoi richiedere e dedurre oggi
FIGLI
- Ricevute o quietanze di versamento di contributi per iscrizione ragazzi ad attività sportive (palestra, piscina, ecc.)
- Contratti di affitto pagati per studenti universitari fuori sede o convitti, attestato di frequenza al corso di laurea
- Rette pagate per l’asilo nido
- Spese di istruzione per la frequenza di: scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori (tasse, contributi, mensa); corsi di istruzione universitaria presso università statali e non statali, tenuti presso università o istituti pubblici o privati, italiani o stranieri
EX CONIUGE
- Assegni periodici versati o percepiti dall’ex coniuge
- Sentenza di separazione
- Codice fiscale dell’ex coniuge
ASSICURAZIONE E PREVIDENZA
- Contratto stipulato e quietanza di versamento assicurazione: vita, infortuni, rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana a tutela delle persone con disabilità grave, rischio di eventi calamitosi su unità immobiliari ad uso abitativo, anche nel caso in cui l’assicurazione sia stipulata contestualmente alla cessione del credito d’imposta relativo agli interventi sisma bonus ad un’impresa di assicurazione
- Contributi versati per assicurazione obbligatoria INAIL contro gli infortuni domestici (assicurazione per casalinghe)
- Ricevute versamento contributi previdenziali obbligatori o facoltativi
- Quietanza di versamento a Fondi di previdenza complementare
SPESE MEDICHE
- Spese per visite mediche generiche o specialistiche
- Scontrini della farmacia (ticket, farmaci da banco, medicinali, ecc.)
- Spese odontoiatriche o oculistiche (occhiali, lenti a contatto, liquidi, ecc.)
- Documentazione attestante la marcatura CE per i dispositivi medici (inclusi occhiali da vista)
- Ticket ospedalieri, sanitari o per esami di laboratorio
- Ricevute per interventi chirurgici, degenze e ricoveri
- Ricevute per acquisto di protesi sanitarie
- Ricevute per spese sanitarie sostenute all’estero
- Spese per soggetti con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA)
- Spese sanitarie per portatori di handicap (mezzi necessari all’accompagnamento, deambulazione, sollevamento o sussidi informatici)
- Spese per veicoli per i portatori di handicap
- Documentazione che attesta il costo per la badante
- Spese veterinarie
EROGAZIONI LIBERALI
- Documentazione/ricevute versamenti effettuati a favore di: onlus, ong, OdV e aps, istituzioni religiose, TRUST e fondi speciali, partiti politici, istituti scolastici, beni culturali pubblici (Art bonus), impianti sportivi pubblici (Sport bonus), ecc.
ALTRE SPESE
- Ricevute versamenti contributivi all’INPS per lavoratori domestici
- Spese per l’acquisto di cani guida
- Tasse consortili
- Spese funebri
- Abbonamento per il trasporto pubblico
- Bonus vacanze
- Sostituzione gruppo elettrogeno di emergenza
- Bonus acqua potabile
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