Detrazioni interessi mutuo seconda casa: si può?

Informazioni sulle detrazioni degli interessi sul mutuo per seconda casa

Comprare la nostra prima casa è un passo importante, nonché un grande investimento per il nostro futuro. Se poi decidiamo di comprarne un’altra ancora, a maggior ragione ci interesserà sapere quali sono le detrazioni interessi sul mutuo seconda casa. Gli interessi passivi sono fondamentalmente la quota che andremo a versare alla banca, in base alla durata e tipologia di mutuo che scegliamo. Acquistare per la seconda volta un’abitazione, molto spesso in zone di villeggiatura, è una scelta che sempre più italiani prendono al fine di ottenere un ritorno economico, affittandola durante alcuni periodi dell’anno. Indubbiamente ci sono anche altri vantaggi come agevolazioni e sgravi fiscali da tenere presenti. Anche se nella maggior parte dei casi una seconda abitazione è considerata come un bene di lusso, è infatti possibile detrarre alcune spese. Come scopriremo nel corso del nostro approfondimento circa le detrazioni interessi mutuo seconda casa, tuttavia, le agevolazioni previste non sono le stesse riguardanti l’abitazione principale. Ma iniziamo vedendo a chi spetta la detrazione con la stipula di un mutuo seconda casa.

Mutuo seconda casa: a chi spetta la detrazione?

Dunque, come nel caso della prima casa, la detrazione degli interessi passivi spetta  solamente al titolare del contratto di mutuo, nonché proprietario dell’abitazione. Pertanto, per poter attingere a questa agevolazione fiscale, bisogna per forza di cose essere  sia l’acquirente della casa che l’intestatario del finanziamento. Diversamente, coma spesso accade in presenza di un coniuge, se la stipula del finanziamento è cointestata allora anche al contestatario spetterà di diritto una detrazione commisurata alla propria quota.

Sono escluse dalla detrazione tutte quelle figure che non possiedono l’immobile, come ad esempio gli affittuari, ma possono rientrarvi i nuovi acquirenti. Ad esempio, nell’eventualità in cui vi sia un accollo del mutuo da parte di un nuovo acquirente, quest’ultimo avrà diritto alla detrazione, a patto che al momento del cambio d’intestazione le condizioni previste dalla legge lo consentano. Se vuoi informarti meglio in merito all’accollo del mutuo e simili, puoi farlo leggendo il nostro approfondimento sulla vendita casa con mutuo in corso. Inoltre, è bene tenere a mente che per poter accedere alle detrazioni interessi mutuo seconda casa è necessario vi siano alcune condizioni di base, come nelle seguenti situazioni:

  1. Trasferimento per ragioni lavorative
    Per comprovate esigenze lavorative, il proprietario di casa può continuare a godere delle detrazioni fiscali inerenti agli interessi passivi dell’abitazione secondaria. Anche nei casi in cui il trasferimento avviene:
  • In un comune limitrofo a quello di riferimento;
  • In un altro paese, quindi all’estero;
  • Nell’eventualità in cui l’immobile venga anche affittato.Perché queste casistiche abbiano validità, il soggetto non dovrà acquistare alcuna nuova abitazione nel luogo di trasferimento.
  1. Ricovero sanitario
    Nell’eventualità in cui il proprietario sia soggetto a ricoveri permanenti in case di cura oppure in centri di assistenza sanitari è possibile usufruire delle detrazioni, a patto che nel mentre la casa non venga affittata.
  1. Forze armate e di polizia
    Sia nel caso di ordinamento militare che civile, per il personale in servizio permanente nel corpo delle Forze armate e di polizia, la detrazione fiscale è garantita, anche se essa non ha come oggetto l’abitazione principale. Nello specifico, l’agevolazione fiscale in questione sarà valida per le seguenti categorie:
  • Forze armate;
  • Arma dei carabinieri;
  • Vigili del fuoco;
  • Guardia di finanza;
  • Polizia penitenziaria;
  • Corpo Forestale dello Stato.Se l’abitazione non è destinata ad essere la principale, il diritto alla detrazione decade dall’anno successivo, ad eccezione delle opzioni citate poc’anzi. Tuttavia, se il proprietario decide di tornare ad abitare nell’immobile è possibile fruire nuovamente degli sgravi fiscali. Ma quindi, quali sono queste detrazioni? Scopriamolo nel prossimo paragrafo. 

Detrazioni interessi mutuo seconda casa: quali sono

Premettiamo che, acquistando una seconda abitazione, non è possibile ottenere le stesse quote di detrazione della prima casa. Infatti, con il mutuo prima casa è possibile detrarre  in riferimento alla base imponibile di 4 mila euro una percentuale pari al 19% IRPEF, relativa agli interessi passivi del capitale da restituire (ne abbiamo parlato qui).

Questo perché ciò che differenzia il primo mutuo dal secondo è l’imposta di registro, che nel mutuo prima casa è pari al 2% mentre nel mutuo seconda casa sale al 9 %, in riferimento al prezzo o al valore catastale dell’abitazione. Nel calcolo, la rendita catastale va moltiplicata per 126 che corrisponde al coefficiente di legge, a partire da un valore minimo di imposta sempre pari almeno a 1000 euro. Oltre a tale imposta, è bene tenere presente che ci saranno altre due spese aggiuntive: 50 euro per l’imposta ipotecaria e 50 euro per quella catastale. Ad ogni modo, con il mutuo seconda casa, oltre agli interessi passivi, è possibile detrarre anche le seguenti spese:

  • Oneri accessori (stipula del contratto di mutuo e fiscali);
  • Commissioni bancarie di intermediazione;
  • Imposta d’iscrizione e sostitutiva (in riferimento al capitale erogato);
  • Spese notarili (riferite al contratto di finanziamento);
  • Eventuali spese di perizia ( puoi saperne di più leggendo qui).

Tutte le spese elencate poc’anzi sono detraibili attraverso la dichiarazione dei redditi del mutuatario, che perciò saranno basate sull’anno d’imposta precedente a quello corrente. A proposito di modello 730, qual è la quota che possiamo detrarre? Vediamolo subito

Importo massimo recuperabile con 730 seconda casa

Anno dopo anno, le detrazioni interessi mutuo seconda casa sono sempre più richieste. In linea generale, gli interessi passivi sono detraibili nel 730 o anche attraverso il modello Unico nel caso di un lavoratore autonomo. Tenendo sempre come riferimento l’indice IRPEF 19%, la quota massima sulla quale è possibile detrarre corrisponde a 3615,20 euro;  pertanto, l’importo detraibile in riferimento a questa cifra non potrà mai superare i  686,89 euro.

Ad oggi, è anche possibile scaricare dal sito ufficiale dell’agenzia delle entrate il modello 730 precompilato. Un occhio di riguardo va posto nei confronti dei dati che verranno inseriti in modo automatico. Infatti, un dettaglio sbagliato potrebbe compromettere la pratica che andrebbe dunque fatta da capo.  Per chi volesse svolgerlo, il calcolo degli interessi passivi sul mutuo seconda casa è relativamente facile da attuare, basta applicare la seguente formula:

Costo di acquisto della casa x Interessi passivi pagati / somma ottenuta a titolo di mutuo

Se necessiti di altre info sugli interessi per la dichiarazione dei redditi, ne abbiamo scritto in questo articolo su come detrarre gli interessi dal mutuo. Per il resto, la detrazione sul mutuo seconda casa non finisce qui. Infatti, non abbiamo ancora accennato al mutuo ristrutturazione seconda casa, per il quale non sono previste detrazioni fiscali. Ma, a proposito e per nostra fortuna, esiste la possibilità di detrarre alcune spese da un’altra forma di ristrutturazione sulla seconda casa. Vediamola nel prossimo paragrafo.

Leggi anche: come si fa il 730 per la dichiarazione dei redditi?

Bonus ristrutturazione seconda casa: detrazione interessi

Il bonus ristrutturazione concede la facoltà di detrarre dall’indice IRPEF il 50% delle spese inerenti a operazioni di manutenzione extra, restauro, risanamento a scopo conservativo, in condominio o in singoli immobili. Benché non si possano applicare le detrazioni interessi mutuo seconda casa a scopo di ristrutturazione, è dunque possibile ottenere delle agevolazioni fiscali nel caso in cui l’abitazione sia già stata acquistata e si abbia la necessità di attuare alcuni ritocchi. Qui di seguiamo abbiamo raccolto tutte le informazioni sul bonus ristrutturazione seconda casa per capire su cosa è possibile risparmiare.

VOCI

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Importo 

detraibile

Per quanto riguarda le spese avvenute tra il 26 giugno 2012 ed il 31 dicembre 2024, la detrazione che è pari al 50%, verrà suddivisa in 10 quote annuali aventi eguali importi, mentre il limite massimo spendibile è pari a 96.000 euro. Dato che il tetto massimo di spesa vale per ogni singola abitazione da ristrutturare, è possibile usufruire delle detrazioni per ognuna di esse, a patto che siano tutte censite al catasto. Ad ogni modo, la detrazione non è concessa su nuove costruzioni o volumi non pertinenti all’immobile.
Lavori 

ammessi

  • Tutti quelli citati nel Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia. Nello specifico, si tratta degli interventi citati in precedenza, attuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsivoglia categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze.
  • Le operazioni necessarie a ricostruire o ripristinare l’abitazione danneggiata a causa di eventi calamitosi, purché sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
  • Quelli relativi alla costruzione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche di proprietà comune.
  • I lavori con finalità quella di rimuovere barriere architettoniche, per la realizzazione di ascensori o montacarichi.
  • Le operazioni finalizzate alla creazione di strumenti, che siano idonei ad agevolare la mobilità interna ed esterna dell’immobile, per le persone portatrici di handicap gravi.
  • Quelli con finalità di bonifica dall’amianto o volti ad evitare infortuni domestici. Le opere di agevolazione possono essere: riparazione d’impianti insicuri; installazione di apparecchi per la rilevazione di gas inerti; montaggio di vetri anti-infortunio; installazione di corrimano.
  • Operazioni volte a prevenire il compimento di atti illeciti da parte di terzi, come furto, aggressione, ecc.
  • I lavori destinati a: cablatura degli edifici; contenimento dell’inquinamento acustico; conseguimento di risparmi energetici; adozione di misure di sicurezza statica e antisismica.
  • Interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza.
A chi spetta Il bonus ristrutturazioni 2022 spetta ed è richiedibile da tutti i soggetti che hanno versato le tasse d’imposta sui redditi, residenti o non in Italia. Dunque, non sono solamente i proprietari di casa a poter detrarre le spese, ma anche altre categorie di soggetti. Ecco quali:
  • titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • inquilino o affittuario;
  • soci di cooperative divise e indivise;
  • soci delle società semplici;
  • imprenditori individuali, solo per le categorie di immobili che non rientrano tra quelli strumentali o merce.
Come
ottenerlo
Per poter attingere a questo bonus, il contribuente dovrà aver già versato il pagamento delle spese attraverso un bonifico ordinario o parlante, ovvero che fornisce specifici dettagli circa la ditta che ha attuato i lavori di riferimento. Infine, ricordiamo che per alcuni particolari lavori, come ad esempio quelli di risparmio energetico, è obbligatorio inviare entro 90 giorni dal termine delle operazioni, una comunicazione telematica all’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA). Nell’eventualità in cui vi dimenticaste di inviarla, non verrà compromesso il diritto di detrazione: la cosa essenziale è che prima o dopo la comunicazione venga mandata.

Siamo arrivati alla conclusione del nostro articolo dedicato alle detrazioni interessi mutuo seconda casa, nella speranza di avervi fornito tutte le informazioni necessarie per procedere con la detrazione fiscale. Come abbiamo potuto constatare, detrarre gli interessi per la prima o per la seconda casa non è la stessa cosa, ma è in entrambi i casi possibile. Noi di Simulatori Mutuo restiamo a vostra disposizione: nel caso in cui aveste ancora dubbi in merito contattateci via email per domande o curiosità. In alternativa, potete sempre lasciare un commento qui sotto, raccontandoci se siete riusciti ad ottenere le detrazioni interessi mutuo seconda casa. A presto! 

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